Versi di Vera Pavlova1
Il pensiero non è compiuto se Non sta in quattro versi. Non è compiuto l’amore se Non sta in un solo ah! I versi non sono riusciti Se ora cerco metro e rima. Non è riuscita la vita se Non sta in un solo sì. 2 Mi aggiusto occhi, guancia e ginocchia Alzo le sopracciglia invulnerabili E delittuosa la gonna, piano, come il vessillo delle Olimpiadi, piano, come il sipario del Sublime: eccovi un paio di toccanti gambette, eccoti i fianchi ampi… Basta, quanto farsi belle ancora Davanti allo specchio?
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L’AMORE SECONDO VERA PAVLOVA
И я принимаю судьбу
и в рифму слагаю гимны ей, когда ты мне пишешь на лбу каленым железом: любимая. Accolgo il destino E gli elevo inni Quando sulla fronte mi scrivi Con lama rovente: amata. (Trad. Di Nadia Ciconini) L’Eros è un argomento estremamente complesso che si pone al confine tra l’ arte, la filosofia e la psicologia. La cultura russa a cavallo del XIX e XX sec. è segnata da un grande interesse verso questo argomento: lo testimoniano sia opere artistiche che ricerche filosofiche. Secondo il grande Esiodo, cantore con Omero di tutti i miti greci generatori di archetipi universali, sappiamo che nella notte primitiva Eros nacque subito dopo il Caos e con Tartaro e Gea, la Madre Terra, aprì il guscio del Cosmo, così iniziò la vita. Eros cammina insieme a Caos, non inteso come confusione, concetto posteriore, ma come spazio immenso e vuoto, voragine che soltanto dopo l’intervento di Eros si popola di vita e viventi.[...] ...
Liudmila Chapovalova
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